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Storia di Vittoria

Via Vittoria, a due passi da Piazza di Spagna, è una delle vie più eleganti del centro storico di Roma, dove si possono incontrare prestigiose boutiques dell'alta moda e di attività che testimoniano ancora la grande tradizione artigianale italiana.
Via Vittoria collega Via del Babuino con Via del Corso. Ebbe origine nell'ambito di un'operazione unitaria della struttura urbana del Tridente, che concluse la "renovatio urbis" del rinascimento Romano, iniziata da Papa Leone X (1510) e completata sotto Paolo III.
Il nome della via è di origine incerta, nel '600 era detta "delle Orsoline", per la presenza del Monastero fondato da Camilla Borghese Orsini, in seguito Via vittoria forse perchè durante la Rivoluzione Francese, le zie di Luigi XVI, Vittoria ed Adelaide abitarono in questa via.

Il monumento più importante lo troviamo al numero civico 6, ingresso del Convento, che dopo lo Sciogliemento degli Oridini Monastici, nel 1839 fu concesso all'Accademia di Santa Cecilia, l'istituzione musicale fondata nel 1585 da Sisto V. L'Accademia nel corso della sua lunga storia, diede vita al Liceo Musicale (destinato a diventare nel 1923 Conservatorio Statale). Nel 1894 fu costruita ex-novo la Sala Accademica (AUDITORIUM) di 400mq dotata di un grande organo sovrastato dal busto di Santa Cecilia.
La sala è dotata di un'acustica perfetta e sul suo palcoscenico si sono esibiti i più grandi concertisti del secolo scorso. Nell'ex refettorio del Convento, rimasto intatto, con pareti decorate e affreschi dipinti in prospettiva, troviamo attualmente la Sala dii Lettura e Biblioteca Musicale di S. Cecilia, fra le più ricche del mondo, che conserva un patrimonio di manoscritti originali, fra i quali "Norma" di Bellini, "Viaggio a Reims" di Rossini etc, ma anche un tesoro, in buona parte ancora da scoprire, di partiture scritte dai grandi compositori dell'epoca barocco per le famiglie principesche romane.

Al n. civico 4, troviamo l'ex chiesa del Conveto, oggi sconsacrata, dedicata ai SS. Giuseppe e Orsola, attualmente sala di recitazione dell'Accademia di Arta Drammatica "Eleonora Duse".
Al n. civico 60, sopra il portone, una lapide ci ricorda il soggiorno di Giuseppe Garibaldi nel 1879, enrte disegnava fantasiosi progetti per deviare il Tevere, a cui fece visita il Re Umberto I.

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